Il Decreto Legge “Incentivi” consente di effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria degli edifici senza alcun titolo abilitativo.
Di seguito riportiamo l’elenco delle regioni che applicano da subito le direttive del decreto:
- Sardegna
- Friuli Venezia Giulia
Le seguenti regioni faranno riferimento Al DPR 380/2001 modificato dal D.L. Incentivi:
- Puglia
- Marche
- Abruzzo
- Molise
- Basilicata
- Calabria
- Lazio
Piemonte e Veneto richiedono la DIA per le manutenzioni straordinarie, escludendo quindi l’applicazione del DL, ma sulla base di leggi regionali precedenti al Dpr 380/2001.
Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Val d’Aosta, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Campania e Sicilia hanno un propria normativa regionale in materia edilizia, oltre al DPR 380/2001, ed hanno espresso parere contrario all’abolizione della DIA per le opere in manutenzione straordinaria.
Il Decreto Legge modifica l’articolo 6 “Attività edilizia libera” del Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001), aggiungendo le manutenzioni straordinarie all’elenco degli interventi realizzabili senza titolo abilitativo, a patto che l’intervento non riguardi le parti strutturali dell’edificio, non incrementi il numero delle unità immobiliari e non modifichi volumetrie e superfici. Gli interventi dovranno però rispettare le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, le norme antisismiche, il Codice dei beni culturali e del paesaggio, le norme antincendio, igienico-sanitarie e sull’efficienza energetica, nazionali o regionali e le norme di sicurezza. Chi vorrà effettuare i lavori classificati come manutenzione straordinaria, deve semplicemente inviare una comunicazione, anche telematica, al Comune prima dell’inizio dei lavori, allegando le eventuali autorizzazioni obbligatorie e indicando l’impresa che eseguirà le opere. Con la stessa procedura sarà possibile anche installare pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno, al di fuori dei centri storici.